lunedì 14 settembre 2009

A chi tocca n'se ngrugna

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Talenti

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giovedì 10 settembre 2009

La fabbrica dei ciuchini

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La scorsa mattina mio fratello si stava vedendo pinocchio della disney. Grazie a lui rivedo parecchi vecchi cartoni, cosa che non mi dispiace affatto. C'è una cosa però in Pinocchio che mi sono sempre chiesto.
C'è un uomo, un vecchio con l'espressione diabolica che fabbrica anisi. E vabbè... Ma quanto costa un asino? Ragioniamo in euro.
Il tizio offre al gatto e la volpe una cifra molto alta per trovare qualche bimbo. Una cifra sufficiente per pagare un killer a quanto dice la volpe (decine di migliaia di euro?).
Il tizio poi se ne va in giro con un carro con una ventina di bimbi. E quindi moltiplichiamo il sacco d'oro per 10 circa.
Dopo di che, ha una nave a disposizione che lo aspetta (qualche migliaio di euro).
Si arriva nel pasese dei balocchi dove c'è un lunapark gigantesco. Alla fine della giornata il lunapark è distrutto, quindi ogni volta che arriva un carico di bambini si dovrà ricostruire tutto. Ora io non so quanto costa un intero lunapark ma si parla di una cifra sicuramente altissima (se siamo buoni centinaia di migliaia di euro).
In più ci sono da considerare gli stipendi di tutti quegli omini neri che lavorano per il vecchio (decine di migliaia di euro).
Ora, siamo buoni e facciamo che i bimbi che sono nel paese contemporaneamente sono una 50ina.
I costi raggiungono per 50 bimbi quasi il milione di euro. Quindi fabbricare un ciuchino gli costa 20000 euro circa. Ma un asiso viene venduto a 300€.
Secondo me quel vecchio non c'aveva proprio capito niente.

mercoledì 9 settembre 2009

Una piccola soddisfazione

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martedì 8 settembre 2009

New Deal

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martedì 1 settembre 2009

Analisi e controllo della movimentazione di una ruota tramite Arduino

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Analisi e controllo della movimentazione
di una ruota tramite Arduino
Progetto del Laboratorio di Contollo Digitale 2009/2010
Università degli studi di Roma Tor Vergata

Abstract: Obiettivo del progetto é quello di mettere a punto uno o più controllori atti a
garantire la stabilità asintotica e l’astatismo a gradino del sistema analizzato.
Verrà successivamente sviluppato un tentativo di ottenere, per ognuno dei metodi
di sintesi visti a lezione, astatismo a rampa per alcuni dei controllori utilizzati
precedentemente.
Seguirà un’analisi specifica per ogni controllore implementato ed infine uno studio
delle prestazioni mediante confronto dei dati ricavati sperimentalmente e quelli
ottenuti tramite simulazione.

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Realizzazione di un programma per la gestione della movimentazione di un manipolatore meccanico per il gioco degli scacchi

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Realizzazione di un programma per la gestione della movimentazione di un manipolatore meccanico per il gioco degli scacchiProgetto del Laboratorio di Robotica 2009/2010
Università degli studi di Roma Tor Vergata

Abstract: Durante il primo semestre dell’anno accademico 2009/2010, il nostro terzo anno di studi universitari, abbiamo avuto la possibilità di fare un esperienza unica e molto importante per il nostro corso di studi in Ingegneria dell’Automazione. Infatti, ci è stata data la possibilità di imparare a lavorare in gruppo ed a relazionarci non solo tra noi, ma anche con una apparecchiatura hardware collaudata e preesistente in modo da imparare a conoscerne il funzionamento, i pregi e i limiti e, partendo da un ambiente software già sviluppato, abbiamo potuto utilizzare tutte le basi teoriche da noi possedute per creare un lavoro applicativo quanto
più preciso ed originale possibile.

A monte del nostro lavoro di laboratorio, il professor Luca Zaccarian ha tenuto il corso teorico
finalizzato a fornirci le nozioni di base della robotica necessarie ad affrontare le problematiche
inerenti alla nostra apparecchiatura hardware e, più in generale, a fornirci un metodo per affrontare un lavoro su qualunque supporto robotico. Durante tali settimane abbiamo trattato in maniera approfondita rotazioni, traslazioni e rototraslazioni di corpi rigidi, che sono alla base della cinematica diretta e inversa dei robot ed infine è stato affrontato il funzionamento dei motori in corrente continua e degli encoder incrementali di cui è dotato il nostro robot.

Esauriti gli argomenti teorici necessari per il lavoro pratico, abbiamo cominciato un’intensa
attività di laboratorio che si è conclusa con la realizzazione del nostro lavoro, cioè la realizzazione di un programma applicativo, illustrato in dettaglio nei paragrafi seguenti, che simula il gioco degli scacchi.

Ripercorrendo brevemente quelle che sono state le tappe del nostro percorso, potremmo
sintetizzarlo come segue. Inizialmente, abbiamo analizzato il funzionamento della postazione a noi assegnata tramite il programma dimostrativo in dotazione, poi abbiamo studiato una struttura software che realizzasse le funzioni richieste di cinematica diretta ed inversa.

Abbiamo, infine, dovuto affrontare il problema della sostanziale imprecisione dovuta alle
misurazioni manuali, effettuate con strumenti comunque rudimentali, e delle imprecisioni del
macchinario reale dovute alla bassa risoluzione degli encoder incrementali di cui è dotato.
Superando questi scogli siamo arrivati infine alla conclusione del lavoro, verificando che i nostri sforzi avevano portato ad ottenere una soddisfacente precisione tale da permettere alla nostra apparecchiatura hardware di effettuare una corretta simulazione del gioco degli scacchi.


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Dinamica di un parcheggio - Metodo dei Nodi

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Dinamica di un parcheggio
Metodo dei Nodi
Progetto del Laboratorio di Automatica 2007/2008
Università degli studi di Roma Tor Vergata

Abstract: Quante volte gli automobilisti attendono in coda all'entrata di un parcheggio multi-piano, aspettando che qualcuno se ne vada e lasci il suo prezioso posto? Probabilmente vedendo sul display il malinconico messaggio “0 posti disponibili” chi ha progettato quel parcheggio rimpiangerà di aver mal calcolato l'affluenza di macchine e lo smaltimento delle stesse all'interno dell'edificio. Questa tesina si propone di fornire un possibile modello che possa, fissate le dovute condizioni, dare un idea della dinamica del flusso delle automobili
all'interno di un grande parcheggio a più livelli. Il metodo proposto è quello dell'analogia con i sistemi elettrici. Viene utilizzato l'algoritmo proposto dal professor Tornambè, in particolare, dato il particolare tipo di parcheggio scelto, si utilizzerà il Metodo dei Nodi che in questo caso è sicuramente preferibile.

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Visual Servoing mediante un sistema di visione stereoscopica

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Visual Servoing mediante un sistema di visione stereoscopica
Tesi di laurea in Ingegneria dell'Automazione 2009/2010
Università degli studi di Roma Tor Vergata
Relatore: Ing. Daniele Carnevale
Correlatore: Ing. Francesco Martinelli

Abstract: Negli ultimi decenni la robotica si sta diffondendo sempre maggiormente nella vita quotidiana e industriale. Fondamentale per questo sviluppo è la capacità da parte degli apparati meccanici di poter interagire con il mondo che li circonda. Ha quindi un'importanza essenziale nella robotica lo studio di sistemi percettivi sempre più precisi. Le tecniche utilizzate possono essere basate su vari tipi di sensori: ad ultrasuoni, ad infrarossi, laser, odometrici ecc. Inoltre recentemente, grazie alla sempre maggior potenza di calcolo dei moderni elaboratori si sta diffondendo l'uso del Visual Servoing (o Vision-Based Robot Control) per il controllo degli apparati robotici. Il Visual Servoing è una tecnica innovativa di controllo, nata e sviluppatasi negli ultimi 15 anni, che basa il suo feedback sulle immagini
acquisite da un sistema video. Le tecniche di Visual Servoing possono essere classificate in tre tipi: Image Based (IBVS), Position Based (PBVS) e ibrida. L'IBVS sfrutta l'errore individuato sul piano immagine senza effettuare una stima della posizione dell'oggetto. La PBVS invece stima la posizione 3D del target rispetto alle telecamere e impartisce di conseguenza i comandi al robot. Le tecniche ibride combinano i due precedenti metodi ed in particolare l'informazione 2D con la 3D. Il Visual Servoing quindi si basa sulle tecniche di visione computazionale,
una branca dell'informatica che si occupa dell'acquisizione digitale e delle elaborazioni delle immagini. Un affascinante oggetto di studio della visione computazionale, che consente di mettere appunto un efficace e preciso PBVS 3D, è la visione stereoscopica. La stereopsi (da stereo che significa solido e opsis che significa sguardo) è la capacità naturale di molti animali di percepire la distanza e la struttura tridimensionale di un oggetto a partire dalla disparità di posizione che quest'ultimo ha nelle due immagini acquisite dai due occhi. E' proprio grazie a questa capacità, che l'occhio umano è in grado di avere una visione tridimensionale del mondo esterno. Nonostante il principio di funzionamento della stereopsi e le trasformazioni geometriche che a partire dallo scostamento che c'è tra le due posizioni rilevate del medesimo oggetto siano conosciute da tempo, solo negli ultimi quindici anni si è potuto iniziare a sfruttare la visione stereoscopica. Questo è dovuto principalmente alla grandissima quantità di calcoli real-time che sono necessari per avere una percezione utilizzabile del mondo
esterno. E' altresì vero che la precisione nell'individuazione di un target da parte di un sistema stereoscopico è incredibilmente alta e dipende in ultima analisi solo dalla qualità hardware del sistema che si sta utilizzando. Inoltre la visione stereoscopica è un'ottima soluzione al problema dell'individuazione di particolari target che non possono essere avvicinati o alterati, come oggetti ad altissima temperatura o talmente freddi da avere una bassa emissione di radiazione infrarossa o che semplicemente si trovano ad una distanza troppo elevata per sensori classici.
La visione stereoscopica nei prossimi anni sarà sicuramente uno dei metodi di localizzazione ed autolocalizzazione più utilizzato negli apparati robotici proprio grazie alla sua grande precisione e basso costo rispetto a sensori più sofisticati come i laser. Non è un caso che milioni di anni di evoluzione hanno fatto della visione binoculare il principale mezzo di percezione del mondo esterno di una grandissima varietà di animali.

In questo lavoro di tesi sarà descritta la progettazione di un sistema di visione stereoscopica sia dal punto di vista hardware che software e la sua applicazione al problema del Visual Servoing. La tesi si soffermerà soprattutto sull'aspetto implementativo. Infatti, nonostante non sarà tralasciato l'irrinunciabile e ampio corpus teorico necessario alla comprensione del lavoro svolto, a questo sarà dato meno peso in quanto ampiamente descritto già da una decina di anni [1], [2], [3]. Su questo aspetto si cercherà principalmente di colmare le lacune, modernizzare e uniformare il disparato insieme di teorie della visione computazionale che sono necessarie alla particolare applicazione della visione stereoscopica in modo da rendere più chiara quest'ultima ai futuri lettori.
La struttura della tesi seguirà un approccio standard al problema e ripercorrerà cronologicamente le soluzioni trovate e gli algoritmi implementati. Nel primo capitolo saranno descritti i robot utilizzati per i test, l'apparato stereoscopico costruito, i parametri di progetto scelti e le librerie software utilizzate. E' da sottolineare fin da subito che l'apparato sarà montato su due sistemi robotici totalmente diversi. Un robot rover costruito in laboratorio appositamente e uno scorbot, un robot antropomorfo da studio. E' stata fatta questa scelta per dimostrare l'estrema portabilità del sistema stereoscopico.
Nel secondo capitolo sarà affrontato il problema dell'object detection applicato alla visione monoscopica. Saranno descritte le fasi di preprocessing dell'immagine, di estrazioni dei contorni e di individuazione dell'oggetto. Sarà dato particolare risalto alle diverse possibilità e soluzioni che si possono seguire e saranno giustificate le particolari scelte fatte.
Nel terzo capitolo sarà descritto il modello teorico e corretto della telecamera, la calibrazione del sistema stereoscopico, il metodo della rettificazione epipolare e la stereo-triangolazione
vera e propria. Contemporaneamente all'esposizione teorica seguirà una dettagliata relazione del lavoro pratico svolto e delle difficoltà reali affrontate.
Nel quarto capitolo saranno mostrate alcune applicazioni del sistema stereoscopico ottenuto mediante l'uso di tecniche di Visual Servoing. Dato che il primo passo nella prova del sistema è
l'individuazione corretta della posizione di un oggetto sarà fatta inseguire al robot una palla tramite la stima della posizione di questa rispetto alle telecamere (PBVS). Ci si soffermerà in particolare sulle problematiche di elaborazioni real-time. In secondo luogo sarà affrontato il problema dell'autolocalizzazione del robot in un ambiente conosciuto stimando la posizione di quest'ultimo rispetto a dei tag di posizione nota (PBVS). Infine il sistema sarà utilizzato per il controllo di uno scorbot attraverso il calcolo relativo tra la posizione dell'effettore e del target (PBVS).

[1] D. Scaramuzza, “Progetto e Realizzazione di un Sistema di Visione Stereoscopica per la Robotica, con Applicazione all’inseguimento di Corpi in Moto e
all’Autolocalizzazione”, Università Degli Studi di Perugia, 2004.
[2] S. Pietrosanti, “Riconoscimento e localizzazione di oggetti mediante visione stereoscopica”, Università Degli Studi di Roma Tor Vergata, 2009.
[3] A. Fusiello, “Visione Computazionale. Appunti delle lezioni”, 2010.

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File di lavoro: DownloadVideo: Inseguimento - Navigazione - Scorbot